In un articolo molto dettagliato la «SonntagsZeitung» si è occupata dei trattamenti usati nei casi di bambini che sentono di appartenere al sesso opposto (la cosiddetta disforia di genere), rilevando che il loro numero è in forte aumento. Questo rappresenta un problema, perché oggigiorno la diagnosi corrispondente non verrebbe effettuata in modo sufficientemente approfondito e la terapia, spesso prescritta con bloccanti ormonali, potrebbe essere dannosa. Nel Regno Unito, una clinica specializzata sarebbe stata chiusa proprio per questo motivo. Una reclamante ha lamentato come in diversi punti sia stato disatteso il dovere di dire verità e come il testo contenga passaggi discriminatori.
Il Consiglio della stampa ha accolto un punto del reclamo contro il testo: l’affermazione secondo cui in Gran Bretagna era stata vietata la distribuzione di bloccanti della pubertà ai giovani era inesatta e violava il dovere di dire la verità. Il fatto che il reclamo di una paziente sia stato menzionato senza specificare che è stato respinto in ultima istanza, viene giudicato dal Consiglio della stampa come una semplice «manchevolezza giornalistica» poiché il testo non approfondisce in dettaglio la procedura. Il Consiglio della stampa ha respinto tutti gli altri punti del reclamo.