Linee direttrici

L’intelligenza artificiale (IA) comporta per il giornalismo nuove opportunità e sfide. In particolare, i programmi d’IA generativa sono in grado di produrre contenuti verosimili (testi, immagini, suoni) con un effetto fortemente realistico. I giornalisti devono quindi essere attenti e cauti nell’utilizzo di questi programmi, in modo da garantire un giornalismo veritiero. La «Dichiarazione dei doveri e dei diritti del giornalista» (in seguito: «Dichiarazione») contiene numerose direttive applicabili anche all’uso corretto dei programmi d’IA generativa.

In questo contesto, il Consiglio svizzero della stampa stabilisce:

  1. Nel caso di testi, immagini, audio, video e altri elementi generati artificialmente, i giornalisti e le redazioni sono sempre responsabili in ultima istanza del rispetto degli standard etico-professionali. I testi o le porzioni di testo generati con l’ausilio di programmi d’IA devono quindi venir utilizzati con cautela e consapevolezza, e prima della pubblicazione devono venir rigorosamente controllati in base ai consueti criteri giornalistici (veridicità, accuratezza, affidabilità). Il metodo di lavoro giornalistico rimane il medesimo anche quando vengono utilizzati programmi d’IA: si basa sulla ricerca della verità e richiede una corretta gestione delle fonti.
  1. I contenuti creati con l’aiuto di un programma d’IA devono essere segnalati come tali. A questo proposito, il Consiglio della stampa raccomanda la massima trasparenza possibile. Le redazioni devono indicare esplicitamente dove e come utilizzano gli strumenti d’IA.
  2. Le fonti su cui si basa il contenuto generato artificialmente devono essere note, valutate e citate come in un contributo giornalistico «tradizionale».
  1. Immagini, suoni o video generati artificialmente non devono mai essere fuorvianti o causare confusione per la loro somiglianza con la realtà.
  1. Non si possono inserire nei programmi d’IA dati riservati, personali o comunque sensibili, ove non sia garantito il controllo sul loro ulteriore utilizzo. Viceversa, occorre verificare se l’uso dei dati personali forniti dai programmi d’IA è consentito.
  1. Devono venir rispettati i diritti d’autore. I contenuti (testi, immagini, audio, video e altri elementi) che un programma d’IA prende da fonti esistenti devono essere citati nella pubblicazione secondo i criteri abituali.

Il Consiglio della stampa è consapevole dei rapidissimi sviluppi in questo ambito e rivedrà regolarmente le proprie linee guida e direttive (doveri e diritti), adattandole se necessario.

(approvato dalla riunione plenaria del 17 gennaio 2024)