Il Consiglio della stampa ha accolto parzialmente un reclamo contro il quotidiano «Neue Zürcher Zeitung». Nell’articolo «Nordafrikaner haben wenig zu befürchten» (I nordafricani hanno poco da temere) rispettivamente nella versione online intitolata «Sie ziehen durch Europa und lassen sich von der Polizei nicht beeindrucken» (attraversano l’Europa senza lasciarsi intimidire dalla polizia), l’autrice riferisce di furti d’auto commessi da giovani uomini nel Canton Argovia. Secondo quanto riportato da NZZ, nella maggior parte dei casi questi delitti sarebbero commessi da autori provenienti dal Nord Africa e costituirebbero un fenomeno in aumento anche in altri cantoni. Gli autori dei reati sarebbero ben collegati tra loro. Tuttavia, «Im Unterschied zu den Roma, die sich in ganz Europa bewegen und auf deren Konto die meisten Wohnungseinbrüche gehen, scheinen die Nordafrikaner nicht in eigentlichen Clans organisiert zu sein» (a differenza dei rom, che si spostano in tutta Europa e sono responsabili della maggior parte dei furti negli appartamenti, i nordafricani non sembrano organizzati in veri e propri clan). NZZ non indica su quale fonte si basa tale affermazione e ciò viola le norme relative alla citazione delle fonti.
In detto articolo non sarebbe stato necessario ricorrere all’affermazione non comprovata sui rom per descrivere le pratiche di questi piccoli criminali di origine nordafricana. Questa affermazione veicola pregiudizi negativi nei confronti dei rom. Non è stato rispettato il principio di proporzionalità e è stato violato il divieto di discriminazione. Anche quando le minoranze non sono l’argomento principale della notizia, ma vengono solo menzionate in una frase, il Consiglio della stampa invita a soppesare sempre il valore informativo rispetto al rischio di discriminazione.