Verifica della fonte / Discriminazione

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Il 12 febbraio 2024 «20 Minuten» ha pubblicato un articolo intitolato «Schutzstatus S: Unmut über Missbrauch durch Roma wächst» (Status di protezione S: cresce il malcontento per gli abusi da parte dei rom). In esso afferma che sempre più rifugiati arriverebbero in Svizzera con documenti ucraini pur non provenendo dall’Ucraina. Meno della metà parlerebbe ucraino o russo, le lingue più diffuse in Ucraina. Si tratterebbe di rom entrati nel Paese con documenti ucraini che, in molti casi, sarebbero stati rilasciati dalla medesima autorità, nel medesimo periodo e nella stessa zona dell’Ucraina.

La «Rroma Foundation» ha presentato un reclamo contro questo articolo, sostenendo che violasse il dovere giornalistico di non omettere informazioni e quello di non discriminazione.

L’autore cita come fonte delle informazioni contenute nel suo testo la «Neuer Zürcher Zeitung», ma omette di citarla nei passaggi decisivi.

Quando si riprendono informazioni da un altro media, è dovere giornalistico verificare che le informazioni potenzialmente discriminatorie siano credibili e comprovate. Non avendo agito in tal senso, l’autore viola il dovere di ricerca della verità e di verifica della fonte. Poiché vengono mosse accuse gravi e non documentate contro una minoranza, non risulta rispettato il dovere giornalistico di determinare «il valore informativo rispetto al rischio di discriminazione». Il Consiglio della stampa accoglie il reclamo.

Presa di posizione 35/2025