Il Consiglio svizzero della stampa ha accolto la maggior parte del reclamo presentato dall’«Ecole polytechnique fédérale de Lausanne» (EPFL) contro l’emittente locale ginevrina «Léman Bleu». Il reclamo riguarda l’informazione palesemente errata secondo cui l’alta scuola «collabora [con Israele] anche su questioni militari estremamente specifiche» («collabore [avec Israël] aussi sur des sujets très très précis au niveau militaire»). Il fatto che questa affermazione sia stata formulata all’interno di una domanda che riguardava il diverso argomento dei legami dell’università di Ginevra con quelli dello Stato ebraico, non ne sminuisce in alcun modo la problematicità. Il dovere di verifica, su cui si basa la ricerca della verità, va applicato anche agli elementi contenuti in una domanda e presentati come accertati, soprattutto quando la domanda non prevede alcuna risposta da parte della persona intervistata. «Léman Bleu» aveva inoltre il dovere di pubblicare una rettifica, poiché l’affermazione di una collaborazione in corso senza alcuna prova a sostegno, non può essere considerata un’informazione irrilevante nel contesto del conflitto attuale e delle controversie che lo circondano.