Il «Corriere» non ha plagiato, ma avrebbe dovuto riconoscere il lavoro dei colleghi

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Riprendere una notizia pubblicata da altri media, completandola, integrandola con altre informazioni e utilizzando stile e parole diverse non costituisce plagio, neppure in mancanza della citazione della prima pubblicazione.

Questa è l’opinione del Consiglio svizzero della stampa, che ha respinto un reclamo in questo senso, presentato nei confronti di due articoli pubblicati da «La Domenica del Corriere» e dal «Corriere del Ticino» nel mese di febbraio del 2022. Il primo articolo riguarda il caso dell’ex macello di Lugano e i contenuti del decreto di abbandono deciso dal procuratore pubblico. A riferirne in modo dettagliato in anteprima era stato il portale «naufraghi.ch». Il secondo articolo riguarda invece la rassegna Estival Jazz di Lugano e il suo probabile abbandono della piazza di Lugano, notizia anticipata da il Quotidiano della RSI. In entrambi i casi non è stato fatto riferimento alle precedenti pubblicazioni, ma sono stati realizzati degli scritti differenti per stile e parzialmente anche per contenuti.

Secondo il Consiglio della stampa sarebbe buona consuetudine e più corretto fare riferimento a chi ha pubblicato per primo la notizia, onorare il lavoro delle colleghe e dei colleghi giornalisti ma non si ravvisa alcun plagio nelle due pubblicazioni, non trattandosi di una semplice copia o riproduzione di un articolo.

Presa di posizione 28/2024 (in italiano)

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