I. I fatti
A. «laRegione Ticino» pubblicava il 24 ottobre 2014 con il titolo: «Lettieri propone un locale erotico»), il 25 ottobre 2014 («Locale erotico, Lettieri non condivide») e il 7/8 febbraio 2015 («Presto un centro culturale in città») tre articoli riguardanti un progetto di costruzione nella città di Bellinzona. Il primo riferiva della pubblicazione della domanda, precisando che si trattava di una «parziale trasformazione da appartamenti a locale erotico». Nel secondo, a complemento di un disegno, si riferiva che l’imprenditore e comproprietario del mappale in questione, Alessandro Lettieri, non condivideva tale intenzione e aggiungeva che la domanda di costruzione era stata presentata dalla Lerose SA. L’articolo precisava che sarebbe stato l’altro comproprietario, Michele Roncelli, a ottenere dal Tribunale amministrativo lo sblocco della domanda di costruzione a suo tempo sospesa dal Municipio. Nel terzo articolo si riferiva dell’apertura imminente (per la fine di febbraio 2015) di un centro culturale.
B. Il 17 marzo 2015 Michele Roncelli ha presentato al Consiglio svizzero della stampa un reclamo contro i tre articoli. Dalla domanda di costruzione citata nel primo articolo risulta chiaramente che sia lui sia Alessandro Lettieri vi figurano unicamente come proprietari del fondo, mentre la domanda era presentata dalla Lerose SA: per cui il titolo «Lettieri propone un locale erotico» sarebbe fuorviante. Pure l’affermazione (contenuta nell’articolo del 25 ottobre) «Il comproprietario Roncelli ha recentemente ottenuto dal TRAM lo sblocco della domanda di costruzione» sarebbe falsa, perché lo sblocco di cui si parla era pure stato ottenuto dalla Lerose SA. La redazione avrebbe dovuto sentire gli interessati prima di pubblicare. Nell’articolo del 7/8 febbraio 2015 si afferma che il reclamante si sarebbe dato da fare per lo sblocco della domanda di costruzione, il che pure non sarebbe vero. Il suo nome, inoltre, non doveva essere citato, perché un pubblico interesse a conoscerlo non era dato. «laRegione» avrebbe dunque violato, secondo Roncelli, la Cifra 1 (Rispetto della verità) e 7 (Rispetto della sfera privata) della «Dichiarazione dei doveri e dei diritti del giornalista» (in seguito: «Dichiarazione»).
C. «laRegione Ticino» ha rinunciato a prendere posizione.
D. Il 4 dicembre 2015 il Consiglio della stampa ha comunicato alle parti che il reclamo sarebbe trattato dalla Presidenza, composta del presidente Dominique von Burg, della vicepresidente Francesca Snider e del vicepresidente Max Trossmann.
E. La Presidenza hat deliberato per via epistolare la presente Presa di posizione entro il 1 febbraio 2016.
II. Considerandi
1. a) Il reclamante sostiene la violazione della Cifra 1 della «Dichiarazione» (Rispetto della verità) in quanto il titolo dell’articolo del 24 ottobre 2014 («Lettieri propone un locale erotico») è sbagliato, la persona nominata essendo unicamente proprietaria del fondo. In effetti, promotrice del progetto è la Lerose SA. L’argomento non è contestato dal convenuto e il Consiglio della stampa non ha motivo di dubitare della giustezza dell’affermazione del reclamante: il titolo era certamente errato. Il giorno dopo, tuttavia – il 25 ottobre – il giornale ha rettificato l’informazione («Locale erotico, Lettieri non condivide»), con ciò rispettando la Direttiva 5.1 (Rettifica) che impone al giornalista di correggere immediatamente e spontaneamente le informazioni errate. Poiché anche la smentita è costitutiva di un’informazione, e «laRegione» ha rettificato il giorno dopo, la violazione del dovere di rispetto della verità non sussiste.
b) Il reclamante individua una seconda violazione della Cifra 1 della «Dichiarazione», relativamente all’articolo del 25 ottobre, in cui si affermava che il comproprietario Roncelli era riuscito a ottenere dal Tribunale amministrativo lo sblocco della domanda di costruzione. Anche l’articolo del 7 febbraio 2015 conteneva questa informazione. Lo sblocco sarebbe invece stato ottenuto dalla Lerose SA, in cui Roncelli non ha alcuna funzione. Mancando altri elementi d’informazione, ci si trova di fronte a un’asserzione contro un’altra: il giudizio se il giornale abbia mancato al rispetto della verità deve perciò rimanere sospeso. Stessa considerazione va fatta per l’asserzione, che Roncelli contesta – contenuta nell’articolo del 7 febbraio 2015 – che l’edificio in questione sia l’ex-albergo Metropole di cui Lettieri sarebbe l’affittuario. In realtà si tratterebbe del Prince’s pub, di cui non Lettieri è l’affittuario bensì la Rolet SA, della quale il reclamante è l’amministratore unico. Al Consiglio della stampa queste informazioni non sembrano di consistenza tale da motivare una entrata in materia.
2. Il reclamante sostiene pure che «laRegione» è venuta meno al dovere di prendere contatto. Non precisa, però, in che senso tale omissione sia da ritenere «grave»: elemento, questo, necessario per configurare una violazione della Cifra 3 della «Dichiarazione». Pure su questo, perciò, il Consiglio non entra in materia.
3. Michele Roncelli ravvisa infine una violazione della Cifra 7 della «Dichiarazione», che tutela la protezione della sfera privata. Nomi e cognomi sarebbero stati fatti senza che prevalesse un interesse del pubblico all’informazione. Le persone citate sarebbero state messe in cattiva luce. L’articolo criticato riferisce in sostanza di due proprietari di uno stesso edificio che perseguono un obiettivo diverso: uno vorrebbe in parte destinarlo a locali erotici, l’altro a centro culturale. L’edificio in questione è una costruzione importante, sita in una zona centrale e frequentata della città di Bellinzona. È certamente di pubblico interesse rendere noto quale futuro si prospetti per un simile edificio, come pure precisare che i comproprietari del fondo non sono dello stesso parere. La direttiva 7.2 (Identificazione) prescrive al giornalista di mettere sempre a confronto il diritto del pubblico all’informazione e il diritto delle persone alla protezione della loro sfera privata. La menzione dei nomi è lecita se giustificata da un interesse pubblico prevalente. Nel caso di un progetto di costruzione è sicuramente di interesse pubblico conoscere chi siano i proprietari e che intenzioni abbiano circa il futuro dello stabile. Non si deve pertanto rimproverare alla «Regione» di aver pubblicato il nome del reclamante.
III. Conclusioni
1. Il reclamo è respinto.
2. «laRegione Ticino» con gli articoli «Lettieri propone un locale erotico» del 24 ottobre 2014, «Locale erotico, Lettieri non condivide» del 25 ottobre 2014 e «Presto un centro culturale in città» del 7 febbraio 2015 non ha violato le Cifre 1 (Ricerca della verità) e 7 (Sfera privata) della «Dichiarazione dei doveri e dei diritti del giornalista».