I. I fatti
A. Il 19 aprile 2012 la trasmissione «Falò» della Radiotelevisione Svizzera (in seguito: RSI) trasmette un servizio sulla Casinò Lugano SA («Casinò d’azzardo»).
B. Il 4 maggio 2012 X. presenta un reclamo contro il servizio della RSI. Secondo il reclamante la diffusione del servizio « Casinò d’azzardo» configura une violazione delle cifre 3 (informazioni importanti) e 7 (rispetta della vita privata; accuse anonime e ingiustificate) della «Dichiarazione dei doveri e dei diritti del giornalista».
C. Il 8 maggio 2012 Gianpiero Raveglia, mediatore RSI, informa il Consiglio della stampa di avere ricevuto due reclami contro lo stesso servizio – uno di X. e l’altro della Casinò Lugano SA – ai sensi della procedura secondo la legge federale sulla radiotelevisione.
D. Secondo l’art. 12 cpv. 1 del proprio regolamento, la Presidenza è competente per trattare i reclami sui quali il Consiglio della stampa non entra in materia.
E. La Presidenza, composta dal presidente del Consiglio della stampa Dominique von Burg, dalla vicepresidente Francesca Snider e dal vicepresidente Max Trossmann, ha deciso il 31 agosto 2011 per corrispondenza la presente presa di posizione,.
II. Considerandi
1. Secondo l’art. 10 cpv. 2 del regolamento del Consiglio della stampa, il Consiglio può entrare in materia su un reclamo, anche se una procedura secondo la legge federale sulla radiotelevisione in relazione con l’oggetto del reclamo è già stata promossa, se vengono sollevate questioni deontologiche di fondo.
2. Nel caso presente il reclamante stesso non giustifica la necessità di un trattamento in parallelo davanti al mediatore RSI e al Consiglio della stampa. Si rileva altresì che il mediatore RSI può senz’altro trattare le problematiche toccate dal reclamo presentato al Consiglio della stampa (informazioni incomplete, accuse non giustificate).
III. Conclusione
Il Consiglio della stampa non entra in materia.